L'indirizzo Economico Sociale

Il Liceo “Gian Vincenzo Gravina” nasce nell’anno scolastico 1962-63 come Istituto Magistrale abilitante all’insegnamento nella scuola elementare, della durata di quattro anni. È intitolato a Gian Vincenzo Gravina, personalità vigorosa, giurista, storico del diritto, critico e letterato.
Nell’anno scolastico 1980-81 è stata decretata l’annessione della Scuola Magistrale che forniva l’abilitazione all’insegnamento nelle Scuole Materne.
Nell’anno scolastico 1988-89 è stata istituita la sperimentazione globale dell’Indirizzo Linguistico autonomo, successivamente modificato nell’Indirizzo Sperimentale Linguistico, con la C.M. n. 27 del 1991, a decorrere dall’anno scolastico 1992-93. La stessa circolare ha consentito l’introduzione dell’Indirizzo abilitante Socio-Pedagogico: entrambi i corsi avevano
durata quinquennale con 35 ore settimanali.
Nel 1997, in seguito alle disposizioni ministeriali (D.P.R. 31/7/1996, n° 471) l’Indirizzo Socio- Pedagogico si è trasformato in Liceo delle Scienze della Formazione che, in seguito, è diventato Liceo delle Scienze Umane e Liceo delle Scienze Umane opzione economico sociale; mentre il corso sperimentale Linguistico è diventato Liceo Linguistico.
Nell’anno scolastico 2011-2012 è stato istituito il Liceo Musicale intitolato al crotonese Vincenzo Scaramuzza, pianista e compositore apprezzato in tutto il mondo rendendolo sicuramente uno dei personaggi calabresi che ha reso onore alla sua terra, contribuendo a tenere alto il prestigio dei crotonesi.
Nell’anno scolastico 2012-2013 viene istituito il Liceo Coreutico, intitolato a Giuliana Penzi.
Oggi sono, quindi, cinque le proposte di formazione liceale che offre l’Istituto, che vuole, in ogni modo, continuare ad essere un’unica Scuola e intende garantire a tutti gli studenti e le studentesse, pur nella differenziazione dei percorsi formativi, uguaglianza di opportunità.

Al termine dei cinque anni, gli studenti avranno la possibilità di iscriversi a qualunque facoltà universitaria, in particolare risultano facilitati i percorsi dell'area sociale, economica e giuridica. Qualora lo studente non intenda proseguire nel proprio percorso formativo, potrà utilizzare la formazione acquisita nel mondo del lavoro come professionista qualificato nel settore delle pubbliche relazioni: animatore culturale, pubblicità, ricerca sociale e di mercato; partecipazione a concorsi pubblici, compresi quelli per l'accesso alle accademie militari.

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